NAPOLI AL CENTRO DEL DIBATTITO SULL’IA NELLA SCUOLA: AL VIA IL SUMMIT INTERNAZIONALE “NEXT GENERATION AI”

IA E SCUOLA

Dal 8 al 13 ottobre, il Palazzo Reale di Napoli diventa il cuore pulsante di un confronto mondiale sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella didattica, ospitando il summit internazionale “Next Generation AI”. L’iniziativa, inserita all’interno del campus itinerante “Scuola Futura” e promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, rappresenta un’occasione unica per ripensare il futuro dell’educazione in chiave digitale, innovativa e inclusiva.

Un evento di portata globale

Delegazioni provenienti da 40 paesi, insieme a rappresentanti di organizzazioni internazionali come UNESCO, OCSE e Commissione europea, si confronteranno con esperti, istituzioni e oltre 50 imprese e start-up tecnologiche. Sono attesi più di 6.000 studenti e docenti, coinvolti in attività formative, esperienze immersive e laboratori pratici dedicati all’IA.

Il programma prevede 300 ore di workshop e 35 installazioni interattive, trasformando Napoli in un vero e proprio laboratorio di orientamento e scoperta.

Le parole del Ministro: centralità della scuola e prudenza digitale

Durante l’apertura del summit, il Ministro del MIM ha sottolineato come l’Italia voglia inserirsi in un compito centrale nel dibattito che si affronterà sull’educazione digitale. Ha ricordato i primi risultati positivi delle sperimentazioni già avviate nelle scuole italiane, evidenziando come l’uso mirato dell’IA possa favorire il rendimento, ridurre le bocciature e sostenere gli studenti con difficoltà di apprendimento.

Il Ministro ha però ribadito la necessità di un approccio equilibrato: la tecnologia deve affiancare, non sostituire, il docente, che resta insostituibile nel rapporto educativo. Allo stesso tempo, ha avvertito sui rischi di abuso degli strumenti digitali, richiamando l’importanza del libro cartaceo, della scrittura manuale e delle relazioni umane.

I numeri della sperimentazione e i nuovi progetti

Secondo dati diffusi, le classi che hanno utilizzato strumenti di intelligenza artificiale hanno registrato una media finale più alta (7,63 contro 6,90) e un azzeramento delle non ammissioni, a fronte del 16% delle classi tradizionali. Un impatto significativo si è riscontrato soprattutto tra gli studenti con bisogni educativi speciali.

In Campania, ha annunciati Valditara, partirà una nuova sperimentazione rivolta a circa 10.000 studenti, con un forte investimento dedicato alle scuole più fragili, in continuità con l’Agenda Sud. È inoltre previsto un piano nazionale di formazione da 100 milioni di euro che coinvolgerà insegnanti e alunni in percorsi laboratoriali sull’IA.

Rivolgersi al futuro

Con il summit Next Generation AI, l’Italia si candida ad essere laboratorio internazionale di sperimentazione sull’uso dell’IA nella scuola. Se da un lato emergono dati incoraggianti, dall’altro si impone una riflessione più ampia: come bilanciare innovazione e tradizione, efficienza e umanità, opportunità e risichi educativi? Napoli, ancora una volta, si fa scenario privilegiato di un dialogo globale che guarda al futuro senza dimenticare le radici.

Andrea Sole Paglia


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