5 OTTOBRE GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI: UNA RICORRENZA CON RADICI PROFONDE, CELEBRATA IN UNA CHIAVE NUOVA
Ogni anno il 5 ottobre, si ricorda la Giornata Mondiale degli Insegnanti, presente sin dal 1944 per commemorare l’adozione della Raccomandazione ILO/UNESCO del 1966 sullo status degli insegnanti. Quel documento, avanguardistico, fissò per la prima volta principi condivisi riguardo ai diritti, agli obblighi, alla formazione, al reclutamento e alle condizioni lavorative degli insegnanti. Nel 1997 venne poi ampliato anche all’ambito universitario, includendo il personale docente dell’istruzione superiore.
Cambiare paradigma: da professione individuale a rete collaborativa
In questo nuovo anno, il tema vuole rinnovare la visione del mestiere, trasformandolo da attività spesso solitaria a professione partecipata e cooperativa. L’obiettivo è rendere la collaborazione tra insegnanti una prassi quotidiana: tutoraggio reciproco, co-docenza, comunità di pratica, scambio di esperienze e feedback continui. In assenza di queste strutture, i docenti rischiano l’isolamento, con delle ricadute negative sulla motivazione e sul vero motivo del mestiere.
Le celebrazioni globali
La manifestazione internazionale di questo weekend si svolgerà ad Addis Abeba, in Etiopia, nell’ambito della Conferenza panafricana sulla formazione docente (PACTED). Saranno coinvolti, organismi come UNESCO, UNICEF, OIL ed Education International e il tema centrale sarà il passaggio “dall’isolamento alla forza collettiva”, con un focus sul riconoscimento sociale e sulle pratiche innovative nate dal lavoro in équipe.
Tornando alla penisola italiana, Rai Scuola ha preparato uno speciale dedicato alla ricorrenza, amplificato anche dalla newsletter del Ministero dell’Istruzione. Tra i programmi in evidenza spiccano “Maestre d’Italia” e “Per sempre Prof.”, con spazi dedicati a raccomandazioni UNESCO e alla condizione dei docenti.
Il ruolo degli insegnanti nella visione globale dell’istruzione
È un ruolo divenuto rilevante sin dai tempi più remoti, da sempre la comunità internazionale riconosce come dovere primario la tutela degli insegnanti e del diritto all’istruzione. Uno degli obiettivi principali (in particolare l’Obiettivo 4) dell’Agenda 2030 è quello di garantire un’istruzione di qualità per tutti, riconoscendo esplicitamente negli insegnanti figure centrali per il successo dell’educazione sostenibile. Per ridurre l’abbandono scolastico, aumentare il livello di alfabetizzazione, è urgente che gli insegnanti siano supportati, valorizzati e messi in condizione di crescere professionalmente.
Il contributo di eCampus
Un riferimento interessante tra le università online è eCampus, uno degli atenei telematici riconosciuti dal Ministero. Secondo dati pubblici, il corpo docente dell’università comprende una combinazione di professori di ruolo, ricercatori e docenti a contratto, come indicato nelle informazioni istituzionali.
Nel mondo digitale, atenei come eCampus mostrano quanto la formazione online possa dialogare con la visione di un insegnamento collaborativo: piattaforme di apprendimento, tutor dedicati, servizi online 24/7 sono strumenti che possono facilitare la coesione tra docenti, studenti e risorse condivise.
Oltre le celebrazioni: un invito all’azione
Il 5 ottobre non dovrebbe essere solo un momento simbolico, ma l’occasione per riflettere su tutte le istruzioni e il pensiero che esse mettono nella causa. È il giorno in cui ricordare che insegnare non è un lavoro come gli altri: è un compito morale, sociale e culturale. Un ruolo che ha un compito determinante verso le future generazioni.
Andrea Sole Paglia
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