TFA: FORMARE INSEGNANTI DI SOSTEGNO, FORMARE IL FUTURO

Non un semplice corso ma un percorso Universitario che cambia le scuole e le vite.

E’ proprio attraverso questo percorso che nelle aule universitarie italiane si forma una delle figure più cruciale, delicata e importante per la scuola contemporanea: l’insegnante di sostegno.

Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA), che viene organizzato ed erogato dagli atenei, rappresenta la chiave di volta per la propria formazione e per ottenere l’abilitazione su posti di sostegno, messi a disposizione dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) .

È molto più di un esame! Il percorso è un anno intensivo di formazione che alterna teoria, laboratori ma soprattutto tirocinio sul campo, con un obiettivo chiaro e giusto: dotare gli insegnanti degli strumenti necessari per seguire ogni studente nel proprio percorso di crescita scolastico e personale e non solo.

Dal banco all’aula: formazione a 360 gradi

Si studiano materie e sostengo esami in pedagogia, psicologia dello sviluppo, didattica speciale e normativa scolastica. Nei laboratori si sperimentano innumerevoli tecniche inclusive, giochi didattici e strategie per favorire la partecipazione, l’inclusione e il senso di appartenenza di tutti.

Il tirocinio diviene fulcro e occasione concreta per affrontare la realtà. L’affiancamento con docenti esperti, permette di apprendere tecniche per progettare percorsi personalizzati, gestire le dinamiche di gruppo e dialogare con le famiglie.

Il sostegno: più di un aiuto individuale

L’insegnante di sostegno, a differenza di quello che si pensa, non assiste solo un singolo alunno o alunni assegnatigli con problematiche BES/DSA, ma lavora con e per l’intera classe. La sua figura trasforma la diversità in opportunità, promuove la collaborazione e il rispetto. Centrale è la collaborazione stretta con i colleghi curricolari per garantire la partecipazione attiva di tutti, la massima inclusione e formazione.

Un impatto che va oltre la scuola

Comprendiamo così come l’effetto del sostegno (completo, pensato e progettato come sopra illustrato) sia profondo: uno studente supportato adeguatamente acquisisce non solo competenze e conoscenze, ma anche e soprattutto autonomia, sicurezza e abilità relazionali e sociali. Il gruppo classe e tutti i compagni imparano a considerare la diversità come una risorsa e imparano ad osservarla e comprenderla entrandoci in contatto. Come dicono spesso gli stessi insegnanti: “L’inclusione non è un favore, è un diritto e una risorsa per tutti”.

Investire nel TFA, investire nella comunità

Potenziare, arricchire e promuovere il “TFA” come percorso di formazione a 360 gradi, significa:

• E’ Credere in una scuola inclusiva che non lascia indietro nessuno puntando allo stesso tempo alla massimizzazione del potenziale di tutti
• È formare professionisti capaci di identificare bisogni, necessità e criticità
• E’ costruire percorsi personalizzati e fare della classe un laboratorio di condivisione in una società complessa come la nostra

L’insegnante di sostegno è colui che punta a piantare un seme di futuro: contribuisce a costruire un domani più equo, solidale e consapevole per le nuove generazioni e futura società.

Ad oggi i Docenti di Sostegno in servizio in Italia sono all’incirca 200.000.

Attualmente si stima una richiesta di alunni con bisogni educativi speciali sempre superiore e con una stima di incremento pari al 7% della popolazione scolastica annuo. Il MIM eroga e attiva tramite “TFA” ogni anno oltre 10.000 posti. Numeri in lieve crescita annua negli ultimi anni.

Questi numeri sono approssimativi e servono a dare un’idea dell’entità del fenomeno in Italia ma che ha una diffusione a livello internazionale. Per dati precisi e aggiornati, si consiglia di consultare le statistiche ufficiali del Ministero dell’Istruzione o delle Università.

Dott. Luca Baldoni