SMARTPHONE E BANCHI DI SCUOLA: QUANDO LA TECNOLOGIA DISTRE INVECE DI AIUTARE

L’uso eccessivo dei telefoni a scuola è un tema molto discusso nelle scuole e nella società.

La lezione inizia, ma il 38% dell’aula viene distratta dalla tecnologia, o almeno cosi dicono gli ultimi dati dell’indagine OCSE-Pisa del 2022.

La prossima indagine dovrebbe essere effettuata a breve, si mette in conto un aumento della percentuale dei ragazzi che fanno uso di Internet durante le ore scolastiche.

Gli esperti affermano che non si tratta però di demonizzare la tecnologia, ma l’uso sbagliato che si fa in aula. Sottolineando che un uso moderato e mirato degli strumenti tecnologici, sia a casa che in classe, potrebbe contribuire in modo positivo sull’apprendimento degli studenti.

Cosa succede ultimamente…

Proprio negli ultimi giorni invece a mettere un punto, è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Ha presentato alla Commissione Europea, una proposta riguardante il divieto di utilizzare gli smartphone fino a 14 anni nelle scuole di tutta Europa. Egli si collega agli ultimi studi scientifici, dimostrando che l’usare “troppo” i cellulari durante l’infanzia e la prima adolescenza, incide in modo molto negativo sullo sviluppo cognitivo, causando veri e propri problemi di perdita di concentrazione e memoria. Aggiunge inoltre, di come il telefono molto spesso è la chiave di isolamento di molti giovani.

Nel settembre 2024, un altro avvenimento in soccorso dei più piccoli, è stato attuato dal ministro: il divieto dei dispostivi mobili in classe per gli alunni, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado.

Manda un chiaro messaggio a tutti i genitori “Se vogliamo davvero bene ai nostri figli, dobbiamo garantirgli a scusa una pausa dai cellulari”

La proposta arrivata dall’Italia ha avuto un gran consenso all’interno del Consiglio, sono già nove i paesi dell’UE che hanno aderito alla proposta del ministro, tra cui l’Austria, la Francia, l’Ungheria, la Svezia e cosi via.

Andrea Sole Paglia