SCUOLA E SICUREZZA: INFORTUNI IN AUMENTO DEL 400%. IL GOVERNO PUNTA A UN’ASSICURAZIONE STABILE PER STUDENTI E PERSONALE SCOLASTICO
Solo nel 2024 si sono registrati oltre 77.800 infortuni nelle scuole italiane, con un trend in ulteriore crescita nei primi mesi del 2025.
Numeri che, da soli, bastano a dipingere un quadro preoccupante sul fronte delle sicurezza scolastica, mettendo in luce quanto gli istituti non siano sempre luoghi protetti come ci si aspetterebbe.
Per rispondere a questa emergenza, il Ministero del Lavoro- guidato da Marina Calderone- ha annunciato una riforma assicurativa destinata a cambiare radicalmente il sistema di tutela nel mondo dell’istruzione. Il cuore della proposta è l’estensione della copertura INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro), non solo per l’anno scolastico 2025/26, ma anche negli anni successivi, con l’obiettivo di istituzionalizzarla in modo permanente.
I dati che portano a riflettere
- 77.883 infortuni registrati dall’INAIL nel 2024 tra gli studenti.
- Nei primi tre mesi del 2025, si contano 25.797 casi, con una proiezione annua che potrebbe superare la 100.000 unità.
- Nel 2023, oltre 13.600 docenti sono stati coinvolti in episodi infortunistici, cifra destinata ad aumentare con l’ampliamento della copertura.
Un incremento del 400% in pochi anni sottolinea quanto sia urgente intervenire con strumenti efficaci e inclusivi.
Chi sarà protetto?
La nuova assicurazione non coprirà più solo gli studenti delle scuole pubbliche, ma includerà: bambini della scuola dell’infanzia, studenti universitari, partecipanti a percorsi di formazione professionale, docenti, ATA, dirigenti scolastici, esperti esterni, tutto il personale coinvolto nelle attiva didattiche, anche temporaneamente e cosi via….
Una delle conquiste più significative riguarda proprio i docenti che vedranno tutelati anche gli infortuni in itinere- ovvero tutti quelli che avvengono durante il tragitto casa-lavoro- un riconoscimento atteso da decenni.
Il nuovo impianto normativo prevede la tutela anche durante tutte quelle attività extra-scolastiche, ad esempio le visite e viaggi d’istruzione o i progetti sportivi, o anche gli stessi laboratori scolatici o l’alternanza scuola-lavoro.
Un sistema assicurativo equo
- Le scuole statali non dovranno sostenere alcun costo aggiuntivo: il premio assicurativo sarà interamente coperto dallo Stato.
- Le scuole paritarie e private, invece, continueranno a farsi carico del premio, mantenendo una distinzione tra pubblico e privato coerente con l’attuale assetto normativo.
L’Italia si sta muovendo in linea con le strategie adottate da altri Paesi europei. In Germania e Svezia, per esempio, sistemi assicurativi analoghi tutelano tutti i soggetti che gravitano attorno all’ambiente scolastico. Anche l’OCSE ( Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha più volte raccomandato un rafforzamento delle politiche di prevenzione e protezione nelle scuole.
La riforma della copertura assicurativa scolastica si configura come una risposta concreta a un fenomeno sottovalutato, ma in crescita esponenziale. Rendere strutturale questa protezione non significa solo tutelare studenti e lavoratori della scuola, ma anche riconoscere la centralità del benessere e della sicurezza nell’esperienza educativa.
Andrea Sole Paglia
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