SCUOLA E RELIGIONE CATTOLICA: UNA SCELTA EDUCATIVA NEL RISPETTO DELLA LIBERTÀ

Religione a scuola

Il rapporto tra scuola e religione in Italia affonda le sue radici nella storia e nella cultura del Paese. Nonostante la separazione tra Stato e Chiesa sancita dalla Costituzione, l’insegnamento della religione cattolica (IRC) continua ad essere presente nelle scuole pubbliche in virtù degli accordi di revisione del Concordato del 1984. Questo insegnamento tuttavia, non è obbligatorio, ogni famiglia può decidere liberamente se farne parte o meno, secondo un principio di pluralismo educativo e libertà di coscienza.

Come e quando si esercita la scelta

Per l’anno scolastico 2025/2026, la facoltà di scegliere se avvalersi o meno dall’insegnamento della religione cattolica è stata esercitata al momento dell’iscrizione.

  • Per la scuola primaria e la secondaria di primo grado, i genitori (o chi ne esercita la responsabilità) hanno indicato la propria scelta tramite la compilazione della sezione specifica sul portale online delle iscrizioni.
  • Per le scuole d’infanzia, la decisione è stata espressa tramite modello cartaceo nazionale.
  • Nella secondaria di secondo grado, anche gli studenti maggiorenni possono essere coinvolti direttamente nella decisione, sempre tramite il sistema online.

Validità e modifica della scelta

Una volta effettuata, la scelta ha valore per l’intero ciclo scolastico, ma resta modificabile per l’anno successivo entro il periodo di apertura delle iscrizioni. Questo garantisce flessibilità alle famiglie, in caso di cambiamenti personali, culturali o educativi.

Attività alternative: quattro possibilità

Per chi decide di non frequentare IRC, è obbligatorio esprimere una preferenza entro il 30 giugno 2025 sulle attività alternative proposte dalla scuola. La selezione va effettuata tramite la piattaforma Unica, accedendo con SPID, CIE, CNS o eIDAS. Le opzioni disponibili sono:

  1. Attività didattiche e formative organizzate dalla scuola, spesso incentrate su tematiche trasversali o civiche.
  2. Attività di studio o ricerca individuale, con supporto di un docente.
  3. Studio o ricerca individuale in autonomia, solo per gli studenti delle scuole superiori.
  4. Uscita da scuola durante le ore di religione (solo se logisticamente gestibile).

È importante sapere che si può selezionare una sola opzione. Inoltre, se la famiglia cambia idea prima dell’invio del modulo (Modello C), può modificarlo autonomamente. Una volta inoltrato, sarà necessario contattare la segreteria scolastica per effettuare eventuali modifiche.

Un quadro che riflette i cambiamenti della società

L’ultimo report del MIUR (2024) mostra che circa l’83% degli studenti italiani si avvale dell’IRC, con una tendenza decrescente nelle grandi città e in contesti multiculturali. Ciò riflette un’evoluzione demografica e culturale che la scuola deve accompagnare con strumenti flessibili e inclusivi, come appunto le attività alternative.

L’insegnamento della religione a scuola, nel rispetto delle libertà di scelta, rimane uno spazio di confronto sul senso, sulla storia e sulle radici culturali della società italiana. Offrire attività formative valide anche a chi non si avvale dell’IRC significa riconoscere la pluralità dei percorsi educativi e sostenere una scuola che sia davvero per tutti.

Andrea Sole Paglia

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