REFERENDUM 8-9 GIUGNO 2025: COSA SI VOTA, COME SI VOTA E PERCHÉ SARÀ DECISIVO
Domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 gli italiani torneranno alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi: quattro legati al mondo del lavoro e uno alla cittadinanza. In gioco ci sono modifiche importanti a normative centrali come il Jobs Act e la Legge 91/1992 sull’acquisizione della cittadinanza.
Quando e dove si vota?
Le urne saranno aperte:
- Domenica 8 giugni dalle 7:00 alle 23:00;
- Lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00.
Il voto referendario si svolgerà su schede separate rispetto ai ballottaggi delle elezioni comunali e sarà possibile votare solo nel comune di iscrizione o, in casi specifici, nel comune di domicilio temporaneo.
Chi può votare e cosa serve:
Possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni iscritti alle liste elettorali. È ammesso il voto in un comune diverso da quello di residenza per chi è fuori sede da almeno tre mesi per studio, lavoro o salute (richiesta da presentare entro il 4 maggio). I residenti all’estero iscritti all’AIRE (anagrafe della popolazione italiana residente all’estero) votano per corrispondenza.
Per votare servono: documento d’identità valido e tessera elettorale.
Le cinque schede referendarie:
Ogni quesito sarà presentato su una scheda di colore diverso. Gli elettori potranno votare:
- Si per abrogare la norma;
- No per mantenerla.
Ecco i temi e i colori:
- Licenziamenti ingiusti – Scheda Grigia
Vuole abrogare la norma del Jobs Act che limita il reintegro per i lavoratori licenziati senza giusta causa.
2. Tutele nelle piccole imprese- Scheda Rossa
Propone di eliminare il testo massimo all’indennizzo nei licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti.
3. Contratti a termine- Scheda Arancione
Punta a reintrodurre l’obbligo di motivazione (causale) per i contratti a termine.
4. Sicurezza negli appalti- Scheda Verde
Vuole riportare la responsabilità solidale del committente in caso di infortuni sul lavoro negli appalti.
5. Cittadinanza- Schede Azzurra
Propone di ridurre da 10 a 5 anni la residenza richiesta agli stranieri per chiedere la cittadinanza.
La questione del quorum:
Come in ogni referendum abrogativo, la validità dipende dal quorum: è necessario che voti almeno il 50% + 1 degli aventi diritto. Senza questo, anche una vittoria del Sì non avrebbe effetto.
- Negli ultimi 30 anni, il quorum è stato superato solo due volte: nel 1995 e nel 2011.
- Nel 2022, sull’ordinamento giudiziario, l’affluenza fu del 21%.
- Gli italiani all’estero rappresentano circa il 9% del corpo elettorale, ma la loro partecipazione non supera mai il 23%, rendendo più difficile raggiungere la soglia minima.
Il tema dell’astensione è al centro del dibattito: alcune forze politiche di maggioranza spingono per non votare, temendo che un’alta affluenza possa favorire il cambiamento normativo. Inoltre, molti osservatori denunciano la scarsa visibilità mediatica della campagna referendaria.
Andrea Sole Paglia




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