L’ULTIMO SALUTO A GIORGIO ARMANI: L’ELEGANZA SENZA TEMPO CHE HA SEGNATO I CUORI ITALIANI

Addio a Giorgio Armani

Lo stilista Giorgio Armani, scomparso a 91 anni, ha lasciato un segno indelebile nella storia della moda. Nato a Piacenza nel 1934, si iscrisse a medicina, ma ben presto abbandonò l’idea per inseguire la sua vera vocazione. Alla Rinascente di Milano iniziò come vetrinista, imparando l’arte del dettaglio e della presentazione.

Il suo talento lo portò a lavorare con Nino Cerruti e successivamente, nel 1975, a fondare con Sergio Galeotti la Giorgio Armani S.p.A. Da lì prese avvio una rivoluzione silenziosa ma incisiva: i suoi tailleur femminili dal taglio maschile, i completi maschili dalle linee morbide e le giacche destrutturate cambiarono l’immagine del vestirsi, portando nel mondo una nuova visione di eleganza.

Il suo marchio prese volti conosciuti da tutto il mondo, dalle star di Hollywood ai più celebri sportivi del momento. Celebri furono le divise create appositamente per la squadra Olimpia Milano.

Il legame con Piacenza e la scuola

Nonostante il successo mondiale, Armani non dimenticò mai le proprie radici. Nel 2023 tornò a Piacenza, ricevendo la laurea honoris causa in Global Business Management dall’Università Cattolica del Sacro Cuore. In quell’occasione volle rivedere i luoghi della sua giovinezza e in particolare della sua formazione come il liceo scientifico Respighi e la scuola elementare Alberoni. Incontrò studenti e insegnati, trasmettendo nei loro cuori un messaggio di fiducia e perseveranza, sottolineando come lo studio e la curiosità possano aprire strade inattese.

Il rapporto tra Armani e il mondo accademico non si fermò a gesti simbolici: il Gruppo Armani ha investito negli anni in programmi educativi e borse di studio, come quella da 4.800 euro assegnata a giovani meritevoli. In questo modo unì il suo impero creativo all’impegno concreto per le nuove generazioni.

Una vita tra lavoro e dedizione

Anche quando la salute lo mise alla prova, Armani non smise mai di lavorare ai suoi progetti. Fino ai suoi ultimi giorni seguì la continua evoluzione dell’azienda, mantenendo quello spirito indipendente che lo aveva sempre caratterizzato. La sua filosofia era chiara: innovare senza mai perdere il rispetto per la tradizione. Questa coerenza gli ha permesso di costruire non solo un marchio, ma un universo di valori condivisi.

L’eredità di un visionario

La sua eredità non riguarda soltanto l’eleganza delle passerelle, ma anche il coraggio di investire su nuovi progetti che riguardassero i giovani e la cultura. Eccellente oratore, capace di comunicare con gesti concreti. Per molti è stato un modello e per molti lo sarà: l’esempio che la passione, unita alla formazione, può trasformare un sogno personale in un progetto capace di influenzare intere generazioni.

Il suo nome resterà per sempre legato alla moda, ma soprattutto a un insegnamento più ampio: lavorare con serietà credere nelle proprie intuizioni e non smettere mai di imparare. Valori che continueranno a vivere non sono nel marchio Armani, ma anche nelle persone e nei giovani che ha saputo ispirare.

Andrea Sole Paglia


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