CUSTODI DI MEMORIA: COME L’ISTRUZIONE EDUCA OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI
Ad oggi, tra i mille argomenti che vivono all’interno dei temi principali di una società, uno dei più importanti è quello della : MEMORIA.
Essa non è soltanto un insieme di ricordi, ma una responsabilità che riguarda intere generazioni. Conservare ciò che è stato – dalle tragedie della storia alle conquiste sociali – significa offrire alle nuove generazioni strumenti per comprendere il presente e per non smarrire i valori che provengono dal passato e che hanno reso possibile la libertà che vive oggi.
L’impegno della scuola
Oggi molti istituti promuovono iniziative che vanno oltre le semplici lezioni frontali: progetti di cittadinanza attiva, laboratori di storia orale con testimoni, archivi digitali creati dagli studenti, viaggi nei luoghi simbolo delle tragedie del Novecento. Non si tratta solo di studiare il passato, ma di toccarlo con mano per capire quanto lavoro e sacrificio siano serviti per costruire i diritti di cui godiamo oggi. In questo modo insegnanti e studenti, attraverso progetti concreti, imparano che il futuro non si eredita passivamente, ma si costruisce giorno dopo giorno.
La fragilità della memoria odierna
Oggi, ci troviamo davanti ad una sfida inedita: come preservare le tracce della nostra civiltà in un’epoca dominata da supporti digitali, spesso fragili e destinati a diventare obsoleti in tempi rapidi.
Se un manoscritto medievale su pergamena può sopravvivere per secoli, un file rischia di diventare illeggibile in pochi decenni, non perché scompaia, ma perché cambiano i linguaggi e le macchine in grado di interpretarlo. Ci troviamo cosi davanti a una sorta di paradosso: avere immense biblioteche digitali, ma senza più le chiavi per decifrarle.
Da questo problema proviene l’urgenza di creare una sorta di “vellum digitale” che consenta di tramandare non solo i dati, ma anche i modi per leggerli.
Legame tra memoria e lavoro
La memoria e il lavoro sono intrecciati in modo profondo: ogni professione, infatti, vive grazie alla capacità di custodire e trasmettere esperienze. Nei mestieri artigianali la memoria è manualità tramandata, nei lavori intellettuali è sapere sedimentato e continuamente aggiornato, mentre nei contesti sociali ed educativi diventa responsabilità di preservare valori e testimonianze per chi verrà dopo.
Anche la società, nel suo insieme, lavora per costruire archivi, musei e progetti culturali che garantiscano il ricordo delle radici collettive. Così il lavoro si trasforma in patrimonio vivo al servizio delle generazioni future.
Percorsi universitari
Anche l’università, insieme alle sue facoltà, ha il ruolo di insegnare ai giovani adulti la conservazione e la trasmissione della memoria, con percorsi che hanno a che fare in modo diretto o indiretto con essa:
- Storia dei beni culturali;
- Lettere e filosofia;
- Scienze Archivistiche e Biblioteconomia;
- Psicologia;
- Neuro scienze;
- Scienze della comunicazione;
- Antropologia e Sociologia;
- Conservazione e restauro.
Percorsi che riguardano più aspetti della memoria: vista e studiata tramite eventi, tradizioni, con la salvaguardia di documenti e archivi o in modo individuale con processi cognitivi e le patologie che la coinvolgono.
Un impegno che guarda lontano
Garantire un futuro alle nuove generazioni attraverso la memoria significa trasmettere valori solidi e strumenti per affrontare le difficoltà. Richiede come lavoro molta dedizione, ma assicura continuità tra passato, presente e futuro. Perché una società che ricorda è una società che non ripete gli stessi errori, ma che sa crescere, migliorare e costruire speranza.
Andrea Sole Paglia
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