ARCIPELAGO EDUCATIVO: UN’ESTATE PER CRESCERE, IMPARARE E CONTRASTARE LE DISUGUAGLIANZE
Nel panorama dell’educazione italiana, uno dei progetti più significativi degli ultimi anni è senza dubbio “Arcipelago Educativo”, promosso da Save the Children in collaborazione con Fondazione Agnelli. Giunto alla sua sesta edizione consecutiva, il programma nasce con un obiettivo chiaro e ambizioso: contrastare il fenomeno del Summer Learning Loss, cioè la perdita di conoscenze e competenze che molti alunni subiscono durante la lunga pausa estiva.
Questa perdita non colpisce tutti allo stesso modo. A pagarne le conseguenze più gravi sono spesso i bambini e adolescenti che vivono in contesti familiari fragili, con minori possibilità economiche, culturali o sociali.
Per loro, l’estate non è sinonimo di di esperienze formative o viaggi, ma piuttosto di isolamento educativo, mancanza di stimoli e assenza di occasioni d’apprendimento. In questi casi, la sospensione della scuola non solo interrompe un percorso formativo, ma rischia di amplificare le disuguaglianze già esistenti.
Ed è proprio per rispondere a questo bisogno che Arcipelago Educativo è nato nell’estate del 2020, nel pieno dell’emergenza Covid-19. Da allora, ha continuato a crescere coinvolgendo sempre più studenti, insegnanti, scuole e territori. Ad oggi, il progetto ha raggiunto oltre 7.400 tra bambini e ragazzi, offrendo loro un’estate diversa, ricca di esperienze, attività e relazioni significative.
Il cuore del progetto è un intervento educativo intensivo di circa 100 ore, che include:
- Laboratori creativi e didattici in piccoli gruppi;
- Attività ludiche e motorie all’aria aperta;
- Visite a musei, parchi e luoghi culturali del territorio;
- Momenti di tutoraggio individuale con obiettivi personalizzati, concordati con i docenti di riferimento.
Nel 2025, l’iniziativa ha coinvolto più di 3.300 studenti dai 6 ai 16 anni, in 31 province italiane, grazie alla collaborazione di 21 scuole e 34 enti del terzo settore.
Due sperimentazioni particolarmente interessanti si stanno svolgendo in contesti molto diversi tra loro: l’area metropolitana di Napoli, dove il rischio di dispersione scolastica è elevato e l’area montana di Trescore (BG), che soffre di spopolamento e isolamento educativo.
Perché tutto questo è importante? Perché i dati nazionali e internazionali ci dicono che il livello medio di competenze in italiano e matematica degli studenti italiani è ancora preoccupante. E in un contesto dove la scuola rappresenta spesso l’unico presidio educativo, non si può lasciare che l’estate diventi un buco nero di crescita.
Lo dice anche Save The Children: per molti minori, le vacanze estive diventano un periodo di esclusione sia in ambito didattico che dalla realtà circostante, è sempre dietro l’angolo il rischio di compromettere i progressi raggiunti durante l’anno scolastico e di aumentare il rischio di abbandono scolastico precoce.
Arcipelago Educativo rappresenta quindi molto di più di un progetto estivo.
È una risposta concreta alla povertà educativa, che unisce scuola, enti locali, famiglie volontarie in un’unica rete. Ed è anche un modello che guarda al futuro: un’educazione più inclusiva, più accessibile e davvero capace di non lasciare nessuno indietro.
Andrea Sole Paglia
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